Un anno più vecchio e più arrapato
Perdere il mio compleanno è una cosa, lasciarmi arrapata è un'altra e mio marito non può nemmeno immaginare quello che ha appena causato. Dopo che mi ha abbandonata, sapevo di poter contare sul mio figliastro per sentirmi meglio. È così dolce con me e noto che mi fissa sempre, quindi sapevo che bastava sbottonarmi la camicia per fargli fare tutto quello che volevo. "Vuoi davvero che mi senta meglio?". Dissi, muovendo lentamente la mano verso la sua gamba. "Certo, è il tuo compleanno". La mia mano si avvicinò al suo inguine e finalmente iniziai a strofinargli il cazzo fino a farlo diventare duro come una roccia, senza staccare gli occhi dai suoi. "Mettimi dentro un bambino". Sapevo che stava lottando contro le sue pulsioni, cercando in tutti i modi di dire di no, così mi tolsi la maglietta e gli sbattei in faccia le mie tette. Nel momento in cui le sue labbra iniziarono a succhiare i miei capezzoli, capii che l'avevo in pugno. Stavo per rimanere incinta.